Lo storage rappresenta la possibilità di salvare informazioni per lunghi periodi di tempo in infrastrutture informatizzate in grado di garantire la coerenza e la consistenza indipendentemente dalle condizioni di funzionamento dei singoli sistemi.
Il crescente diffondersi di tecnologie e risorse computazionali ha fatto si che le informazioni da salvare diventassero ogni giorno più grandi, riducendo così le potenzialità e l'utilità offerta dai singoli strumenti di stoccaggio (dischi etc...)
Il crescente diffondersi di tecnologie e risorse computazionali ha fatto si che le informazioni da salvare diventassero ogni giorno più grandi, riducendo così le potenzialità e l'utilità offerta dai singoli strumenti di stoccaggio (dischi etc...)
Sono così nate tecnolgie che hanno avuto lo scopo di aggreggare singole unità disco per realizzare infrastrutture in cui non vi fossero limiti fisici alla quantità di spazio disco allocabile, e nel contempo centralizzando tali risorse su di un unico dispositivo per ridurre il costo di gestione di un insieme complesso di sistemi differenti.
Sono nate così alcune tecnologie che rappresentano oggi le "Best Practices" nel settore storage:
- DAS (Direct Attached Storage)
- NAS (Network Attached Storage)
- SAN (Storage Area Network)
- Principali differenze tra SAN NAS
La tecnologia di storage "DAS" (Direct Attached Storage) rappresenta la soluzione architetturale presente da più tempo sul mercato.
Il dispositivo di storage viene infatti connesso direttamente con la macchina che richiede risorse disco. L'apparato, che al suo interno è costituito da diverse unità disco, viene configurato e gestito tramite i sistemi di ridondanza più comuni (RAID), ma al sistema esso viene presentato come un unica unità disco direttamente connessa alla macchina. I protocolli tipici utilizzati in configurazione DAS sono SCSI, iSCSI e FibreChannel.
Note: Le limitazioni del DAS sono prevalentemente legate all'impossibilità di utilizzare risorse condivise tra più sistemi (in genere un apparato DAS permette al massimo la connessione contemporanea di due soli sistemi), nonostante le prestazioni raggiungibili siano piuttosto elevate.
Il dispositivo di storage viene infatti connesso direttamente con la macchina che richiede risorse disco. L'apparato, che al suo interno è costituito da diverse unità disco, viene configurato e gestito tramite i sistemi di ridondanza più comuni (RAID), ma al sistema esso viene presentato come un unica unità disco direttamente connessa alla macchina. I protocolli tipici utilizzati in configurazione DAS sono SCSI, iSCSI e FibreChannel.
Note: Le limitazioni del DAS sono prevalentemente legate all'impossibilità di utilizzare risorse condivise tra più sistemi (in genere un apparato DAS permette al massimo la connessione contemporanea di due soli sistemi), nonostante le prestazioni raggiungibili siano piuttosto elevate.
La tecnologia "NAS" (Network Attached Storage) è la soluzione che oggi rappresenta la strada più economica per garantire risorse di storage elevate e condivise su un numero di sistemi che può variare dalle poche unità fino a qualche centinaio. Di fatto il dispositivo NAS è un sistema che al proprio interno contiene unità disco che vengono esportate a livello logico (su rete locale) per garantirne la condivisione su diversi sistemi.
Protocolli tipicamente utilizzati in ambito di NAS sono NFS e SMB su link generalmente Ethernet (100/1000).
Note: Strutturalmente è un array di dischi connessi fra loro attraverso collegamenti SCSI o Fibre Channel, a seconda dei modelli e dei produttori, e si collega direttamente alla LAN attraverso le comuni interfacce di rete: Ethernet nelle sue varie forme, ATM, FDDI, Token Ring e così via. A differenza di un normale disk array, un NAS è dotato di un vero e proprio sistema operativo ottimizzato, a volte proprietario, altre volte una versione ridotta di Linux o di Windows, che è studiato per gestire esclusivamente tutte le operazioni di gestione dei dischi e di accesso ai dati.
Protocolli tipicamente utilizzati in ambito di NAS sono NFS e SMB su link generalmente Ethernet (100/1000).
Note: Strutturalmente è un array di dischi connessi fra loro attraverso collegamenti SCSI o Fibre Channel, a seconda dei modelli e dei produttori, e si collega direttamente alla LAN attraverso le comuni interfacce di rete: Ethernet nelle sue varie forme, ATM, FDDI, Token Ring e così via. A differenza di un normale disk array, un NAS è dotato di un vero e proprio sistema operativo ottimizzato, a volte proprietario, altre volte una versione ridotta di Linux o di Windows, che è studiato per gestire esclusivamente tutte le operazioni di gestione dei dischi e di accesso ai dati.
Le soluzioni "SAN" (Storage Area Network) sono le soluzioni in assoluto più scalabili e distribuibili. Gli apparati coinvolti sono più complessi che nelle soluzioni DAS e NAS: diversi sistemi vengono infatti collegati tramite link ad alta velocità (Fibre Channel o iSCSI) a dispositivi di switching che a loro volta sono connessi a diverse unità disco. La batteria di dischi, disponibile su più device interconnessi tramite switch viene così condivisa in modo trasparente a tutte le macchine collegate (spesso tramite link ridondati). La flessbililità dell'architettura e la scalabilità offerta sono gli elementi che fanno delle SAN le tecnologie di storage più usate in ambito enterprise e in condizioni di clustering.
Note: il cablaggio tra san, switch e server è formato da adattatori bus host e fibre channel. La struttura SAN prevede storage di dischi e storage di nastri, il backup viene gestito dal software apposito. Il software di gestione è un'elemento molto importante che consente, oltre all'esecuzione dei backup, di configurare i singoli componenti per ottimizzare l'architettura, nonché di monitorare l'intera rete per identificare eventuali colli di bottiglia.
Principali differenze tra SAN NAS
Dal punto di vista della LAN un Network Attached Storage è un nodo come un altro: possiede un suo indirizzo IP e comunica con i client come farebbe un normale file server NT o Unix. Una delle principali differenze tra SAN e NAS sta proprio in questo: le informazioni transitano in ogni caso sulla LAN dei client, quindi non evitano la convivenza del traffico dati da quello delle altre transazioni.
Un NAS può contenere una quantità limitata, seppur grande, di dischi, mentre una SAN è teoricamente scalabile a piacere. A favore dei NAS giocano il basso costo e la semplicità di installazione, che li rendono adatti alle realtà anche piccole. Un NAS, comunque, può anche essere utilizzato come nodo di una SAN. Questo significa che chi vuole partire "in piccolo" o con una soluzione semplice può scegliere un NAS e poi passare, quando e se le esigenze aziendali lo rendono opportuno, a una vera e propria Storage Area Network senza perdere gli investimenti fatti in precedenza.
Note: il cablaggio tra san, switch e server è formato da adattatori bus host e fibre channel. La struttura SAN prevede storage di dischi e storage di nastri, il backup viene gestito dal software apposito. Il software di gestione è un'elemento molto importante che consente, oltre all'esecuzione dei backup, di configurare i singoli componenti per ottimizzare l'architettura, nonché di monitorare l'intera rete per identificare eventuali colli di bottiglia.
Principali differenze tra SAN NAS
Dal punto di vista della LAN un Network Attached Storage è un nodo come un altro: possiede un suo indirizzo IP e comunica con i client come farebbe un normale file server NT o Unix. Una delle principali differenze tra SAN e NAS sta proprio in questo: le informazioni transitano in ogni caso sulla LAN dei client, quindi non evitano la convivenza del traffico dati da quello delle altre transazioni.
Un NAS può contenere una quantità limitata, seppur grande, di dischi, mentre una SAN è teoricamente scalabile a piacere. A favore dei NAS giocano il basso costo e la semplicità di installazione, che li rendono adatti alle realtà anche piccole. Un NAS, comunque, può anche essere utilizzato come nodo di una SAN. Questo significa che chi vuole partire "in piccolo" o con una soluzione semplice può scegliere un NAS e poi passare, quando e se le esigenze aziendali lo rendono opportuno, a una vera e propria Storage Area Network senza perdere gli investimenti fatti in precedenza.
Tratto da: byte-code.com e da altri siti vari
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